Pubblicato da: IB | 28 marzo 2013

A fanfiction saved me

È successo che ultimamente non abbia voglia di leggere e che abbia lasciato ben tre libri da parte: sono lì, sul comodino, letti a metà, e non mi va proprio di continuarli (o in un caso di finirli, visto che mi mancano poche pagine). Per chi fosse curioso i suddetti libri sono Fahrenheit 451, Le notti bianche e Castelli di rabbia. Ma ne ho altrettanti intonsi (si può dire intonso di un file?) sull’ereader.

Non parliamo poi di scrivere: la voglia di fare quello c’è, ma ho dei problemi a farlo e non mi escono altro che stupide storie senza senso, senz’anima e scritte malissimo.

Quindi ho rinunciato a fare entrambe le cose, e mi sono data alle fanfiction. Ed è stata una salvezza.

Se non sapete cosa sia una fanfiction, vi consiglio vivamente di visitare il sito EfpFanfic. Non fatevi però spaventare dalla quantità di storie mal scritte e dalla trama banale che troverete: se avete pazienza, potreste anche scovare qualche perla. Se non ce l’avete, continuate a leggere qui. 😉

Le fanfiction sono comunque storie scritte appunto da fan su artisti musicali, attori, film, libri e quant’altro. Leggi un libro e non ti piace il finale? Lo cambi in una fanfiction. Guardi un film e ti immagini una scena che non c’è? La scrivi in una fanfiction. Ti innamori dei protagonisti di un telefilm? Ti inventi una trama e li rendi protagonisti della tua fanfiction. Semplice, no?
Fanfiction in realtà poi è diventato anche un po’ sinonimo di “racconto scritto da non professionisti”, perciò ad esempio su Efp si trovano anche storie “originali” di qualsiasi tipo. In realtà in questo caso no, non si tratta propriamente di fanfiction.

Io ho avuto la possibilità di leggere (grazie a un contest che trovate QUI, insieme a una lista di tutte le storie partecipanti) storie veramente di ogni genere, dall’erotico come Forbidden Games alla favola che è Azzurro, il palloncino, e di ogni tipo, ognuna con delle sue particolarità, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti. Tutto questo mi ha ricordato un po’ il piacere di leggere, ma soprattutto di scrivere, di raccontare una storia, di emozionare ed emozionarsi con le parole. Tutte le storie che ho letto (più di 30) mi hanno trasmesso o fatto capire qualcosa riguardo a come si scrive o a cosa una storia debba avere. Tutte, e non lo dico per buonismo, o come consolazione. Mi sono stupita io per prima.

Agrumi mi ha ricordato che il fluff non è peccato; Checkmate quanto amo le storie brevissime; La chiave del sei che bastano poche battute tra due personaggi per dipingere una situazione; Quando muore il giorno cosa voglia dire scrivere veramente bene; Rette parallele quanto sia importante la caratterizzazione dei personaggi; Solo un assaggio che dovrei leggere anche qualche nonsense ogni tanto; L’uomo sbagliato che anche una storia introspettiva ti può prendere; Nel tuo nome che la fantasia è importante in una storia; Silenziosa testimone che non ci devono essere necessariamente colpi di scena per emozionare. Vorrei citarle tutte, ma mi rendo conto che la lista sarebbe davvero troppo lunga

Passiamo allora alle storie che mi sento di raccomandare a chi dovesse finire per caso su questo blog abbandonato (da Dio di sicuro e poi anche un po’ da me). Scusate se non svelo molto delle trame, ma non volevo rovinare la lettura delle storie… vale davvero la pena di leggerle, sono oltretutto piuttosto corte.

Virgyblackina/oOo LaViSvampita oOo, “Secondo Dì” (LINK)

Iniziamo proprio con un’originale, tra l’altro effettivamente molto… originale. Capita poco spesso di leggere su Efp storie che vadano un po’ fuori dal seminato: storie che non raccontino una storia d’amore, di lei che incontra lui etc. Questa parla di una lupacchiotta e il genere è “avventura”. Ci avventuriamo infatti nel folto della foresta, dove l’animale vivrà un avvenimento importante per la sua vita. Mi ha colpito molto lo stile colorito, il lessico curato, le immagini vivide che la storia crea nella mente del lettore.

Dal giudizio del contest:

“Sembrava di esserci, in quella radura; soprattutto nel passaggio prima della caccia vera e propria, a chi legge sembra quasi di sentire i propri muscoli fremere per l’attesa e per lo sforzo di dover attendere ancora, impazienti.”

Melpomene Black, “They’ve found a man on the bank of a stream” (LINK)

Parliamo qui di Harry Potter, uno dei fandom più amati da chi scrive fanfiction. L’autrice ha qui immaginato un’altra morte per uno dei personaggi rispetto a quella descritta dalla Rowling e l’ha fatto attraverso gli occhi di Remus Lupin. Molto belle le descrizioni e la struttura della storia, punteggiata dalla ripetizione della frase “Hanno trovato un uomo sulla riva del torrente”, che ne diventa quasi il filo conduttore. È forte qui il valore emotivo per chi ha letto Harry Potter e vi si è appassionato, ma immagino sia leggibile e godibile anche per chiunque altro.

“Mi è piaciuta moltissimo la struttura della storia, con quella frase ricorrente che però cambia leggermente sottolineando vari aspetti, quasi come se fosse una poesia.”

Faffina, “Legami” (LINK)

Ritorniamo alle originali, ma a tutt’altro genere rispetto alla precedente. Abbiamo qui un racconto incentrato su un ragazzo oserei dire quantomeno misterioso, di cui non ci viene svelato molto, nemmeno il nome. Il titolo ha un duplice significato che vi lascio scoprire da soli. La storia mi è sembrata delicata, nonostante affronti temi non esattamente facili e lievi: i personaggi sono quasi ombre, figure stilizzate, di cui non abbiamo bisogno di sapere niente, se non come si comportano o cosa pensano per definirli.

“Ho particolarmente apprezzato diversi passaggi, come ad esempio il cercare il taccuino come un’ancora di salvezza, come un conforto, in un momento di leggero panico; oppure la frase “Mai, questa è stata la mia ultima volta” e il fatto che il ragazzo la ripeta ogni sera, quasi sperando che una volta si avveri.”

Moony_98, “Tears” (LINK)

Si tratta di una fanfic su Harry Potter e ha come protagonista Hermione, che dovrà compiere un atto terribile per… be’, come al solito, per salvare il mondo. Quello che mi ha colpito di questa storia, a parte la trama (non vorrei svelare troppo), è la sua semplicità eppure incisività. Ho letto spesso storie magari anche molto lunghe, magari ben scritte, che però non portavano a nessuna conclusione. Per me una storia spesso deve avere una chiusura, un qualcosa che non ti lasci con una sensazione di non finito (a meno che la cosa non sia voluta). Insomma, una storia nella maggior parte dei casi deve portare a un punto, raccontare qualcosa. E questa lo fa, pur lasciando aperto, alla fine, veramente un mondo di possibilità. E questa è un altro degli aspetti che mi sono piaciuti di questa storia, cioè tutto quello che avviene dopo nell’immaginazione del lettore, come se questa fosse solo la punta dell’iceberg.

“Per tutta la fic, chi legge ha l’impressione, come Hermione d’altra parte, che questa storia non finirà bene. È come una sorta di tensione che vibra durante la lettura e mi piace anche il fatto che tu sia andata a capo a ogni frase: la storia, graficamente, dà quasi l’impressione di un filo che vibra di elettricità, fino alla conclusione che lascia a bocca aperta. Tensione costruita molto bene, forse manca qualche dettaglio in più, cioè la storia potrebbe sembrare troppo semplice e scarna, ma anche questa potrebbe essere una scelta stilistica: così il finale colpisce come un fulmine ed è molto efficace (la smetto con le metafore).”

Frandra/MaelstromDawn, “Sage vom Fliegenden Holländer” (LINK)

Questo è un racconto che, tra gli altri, mi ha davvero colpito: l’autrice ha, a mio parere, costruito due personaggi molto vividi, tangibili, reali. Il rapporto tra i due viene costruito attraverso i dettagli coloriti della loro vita insieme, dei loro due caratteri, insieme e separati. L’avvenimento principale su cui si fonda l’intera storia mi è piaciuto molto, ma di più ho adorato com’è stato sviluppato e ammetto che, alla fine, mi sono pure lievemente commossa.

“Dal prompt che ti era stato assegnato hai saputo espandere in modo più che originale, creando una storia in ogni minimo dettaglio, nonostante la sua brevità. E in più quella storia potrebbe decisamente essere vera, tanto è particolareggiata e coerente.”

PER CONCLUDERE

Spero davvero che leggiate qualcuna di queste storie: se lo fate, non dimenticate di recensirle sul sito (non so se si possa fare senza essere registrati al sito, ma temo di no; comunque ci vuole un attimo e la registrazione non comporta… nulla, mentre una recensione anche di mezza riga vale più dell’oro per chi scrive su Efp, credetemi, lo so, eheheh) e/o lasciate un commento qui 🙂


Risposte

  1. Che bello vedere anche la mia fic sul tuo blog ^^ Il risultato del tuo contest mi ha resa davvero felice!

    • Mi fa piacere!! 😀


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